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Un cocktail per l’ambiente: il prezzo della velocità La scorsa volta abbiamo accennato ai due dilemmi di possedere un’auto, che sono il costo del carburante e l’inquinamento. Nel manuale del nostro veicolo solitamente sono riportate delle indicazioni per ridurre il consumo di carburante con beneficio diretto su ambiente e portafoglio. Talvolta il desiderio di guidare l’auto nuova ci fa dimenticare di leggere questi suggerimenti che in breve sintetizziamo: - effettuare le manutenzioni periodiche con particolare riguardo a candele, iniettori, filtro dell’aria e dell’olio, pressione dei pneumatici, gioco delle valvole, tubazioni di scarico; - evitare guida sportiva e non viaggiare con il pedale dell’acceleratore premuto a fondo: risparmio di carburante si ottiene con accelerazioni progressive e non superando i due terzi della velocità massima; - in soste forzate prolungate, spegnere il motore (nel nostro sito http://www.borda.it, alla pagina "Dove siamo", l’articolo "...quanto aspettiamo ai semafori" ci da un’idea di quanto si può risparmiare); - se le condizioni di traffico ed il percorso lo permettono, usare una marcia alta; - altri piccoli accorgimenti per la salute dell’ambiente e dell’auto. Non dimentichiamo poi che la velocità ha un doppio prezzo: nel carburante e nelle vite umane. Negli Stati Uniti, in tempo di austerità petrolifera, sono stati abbassati i limiti di velocità: ci si è accorti che contestualmente si è ridotto il numero delle vittime nelle strade. Una volta passata la crisi hanno pensato di conservare i nuovi limiti per questione di sicurezza pubblica. In Italia, invece, la riduzione dei limiti è stata varata per ridurre il numero delle vittime: accanto c’è sicuramente anche il beneficio del risparmio economico.
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