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Dispositivi wireless a 2,4 Ghz: interferenze e disturbi reciproci

I dispositivi wireless presenti nella vita quotidiana ormai si sono moltiplicati a dismisura: mouse, videocamere, telecomandi, reti lan e di continuo vengono creati nuovi prodotti che comunicano a distanza senza bisogno di fili. Questi dispositivi lavora utilizzano la banda di frequenza dei 2,4 Ghz concessi per questo tipo di applicazioni.

L’inconveniente di questa proliferazione è la difficoltà talvolta di poterli utilizzare per la loro eccessiva presenza. Cosa significa questo? Che un dispositivo wireless potrebbe non riuscire a comunicare con la propria base per la presenza in zona di troppi altri dispositivi che lavorano sulla stessa frequenza, nonostante il segnale del trasmettitore possa essere ottimo ed il ricevitore altrettanto ottimo a riceverlo.

La spiegazione di questa "comunicazione disturbata" si può comprendere facilmente con il seguente esempio. In una piazza due persone si trovano ai lati opposti: riescono a parlarsi a distanza con un tono di voce moderato. Non appena la piazza comincia ad affollarsi e altre persone distanti cominciano a parlarsi la comunicazione risulta più difficile, nonostante ciascuno abbia un buon udito e usi un tono di voce più forte di prima. La comunicazione viene disturbata dal "rumore", cioè tutta quella serie di "dialoghi" che non hanno niente a che vedere con la comunicazione tra me ed il mio interlocutore. Se poi, all’interno di questa piazza qualcuno comincia ad urlare in maniera esagerata ed insensata, accadono i problemi che periodicamente Striscia la Notizia propone nei suoi servizi a proposito di dispositivi wireless impazziti.

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