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Risparmio energetico e tutela ambientale

La sensibilizzazione al risparmio energetico negli ultimi anni viene proposta in termini di impatto ambientale, cioè di quanto ne risente l’ambiente a seguito di una data azione.

Il parametro utilizzato è quanta CO2 (= anidride carbonica) viene immessa nell’atmosfera in maniera diretta o in misura equivalente. Per esempio nei veicoli vengono ora indicati i grammi di CO2 per chilometro; un valore che comunque è direttamente proporzionale al consumo di carburante del veicolo considerando che CO2 è il risultato di una reazione chimica tra carburante ed ossigeno legati da un diretto rapporto stechiometrico.

Anche per i dispositivi elettrici esiste un legame tra emissioni di CO2 e consumo in quanto molta energia elettrica viene prodotta con centrali termoelettriche.

Come contribuire al risparmio energetico e di conseguenza alla tutela dell’ambiente?

Dell’energia, ormai è assodato, non possiamo farne a meno. Ci serve per il computer, ci serve per l’illuminazione, ci serve per gli elettrodomestici e così via.

La strada da percorrere è quella dell’efficienza energetica.

L’efficienza di un dispositivo è il rapporto tra il benefico che produce ed il consumo; l’esempio più comprensibile è la lampadina tradizionale ad incandescenza. Ad un certo consumo corrisponde una certa quantità di luce (lavoro utile della lampadina) ed una notevole dispersione di calore: più che lampada possiamo definirla una stufa per illuminare.

Le lampade a basso consumo sono lo stesso dispositivo più efficiente: per ottenere la stessa quantità di luce, richiedono meno energia perché creano meno calore da disperdere nell’ambiente.

Anche nell’informatica il lavoro che viene svolto attualmente dai produttori di componenti è realizzare dispositivi di calcolo a prestazioni cresenti e consumi sempre più contenuti, ed in alcuni casi processori dove il rapporto prestazioni-consumi è eccellente.

In piccola scala il consumo di qualche watt in meno può sembrare senza significato.

A livello individuale comunque la bolletta viene alleggerita di qualche euro o anche di qualche decina di euro con investimenti minimi.

A livello nazionale, dove i computer, le lampadine e gli elettrodomestici sono contati a milioni, l’efficienza energetica si traduce facilmente in minore richiesta di megawatt, minore impatto ambientale e minore necessità di realizzare nuove centrali elettriche.

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