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Il chip alle piume di pollo Un nuovo microporcessore più veloce di quelli tradizionali. Per rendere i microcip sempre più veloci, un ingegnere chimico dell'Università USA del Delaware, Richard Wool, ha avuto un'idea: usare le piume di pollo al posto del silicio. Migliori conduttori. Il progetto, brevetttato, non è così assurdo come potrebbe sembrare. Anche se meno veloce dell'aria (il miglior conduttore), infatti, il silicio viene usato nei microchip anche perché offre minore resistenza al passaggio di elettricità rispetto ad altri materiali. Tuttavia le piume, leggere ma resistenti per consentire agli uccelli di volare, di aria ne contengono molta. Perché non usarle? Detto, fatto: impastate con olio vegetale hanno dato vita a un materiale composito che ai test è risultato due volte più rapido del silicio nel lasciar passare gli elettroni. Ecomacchine. A detta dello stesso Wool, difficilmente il suo prototipo potrà avere sbocchi commerciali immediati. L'idea di usare materiali naturali e riciclati per costruire apparecchiature di uso comune, però, potrebbe avere vantaggi anche in termini ecologici. Non a caso la ricerca sulle piume di pollo fa parte del progetto Acres (Affordable Composites from Renewable Sources) che studia fibre, oli e resine naturali per dar vita a nuovi materiali. Wool è già in contatto con un costruttore di auto per realizzare alcune parti con prodotti non derivati dal petrolio, come la plastica. Chissà che in futuro non venga contattato anche dall'Ibm. Dal mensile Focus (http://www.focus.it/) - numero 121, novembre 2002 - pagina 217.
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