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L'informatica ... più salata

Alla chetichella è diventato operativo il decreto con cui il Governo ha esteso l’applicazione dell’ "Equo compenso", inizialmente introdotto su CD e DVD vergini, ora esteso anche tutti i dispositivi di memorizzazione.

Il nome può essere il più disparato per addolcire la pillola, ma in pratica è una tassa vera e propria a tutti gli effetti che viene girata alla SIAE. E l’effetto di questo balzello si nota già sul prezzo finale di alcuni prodotti (vedi Punto Informatico http://punto-informatico.it/2839914/PI/News/realta-aumentata-dell-equo-compenso.aspx )

Il presupposto della tassazione è molto debole: "si ritiene che il tuo dispositivo di memorizzazione contenga materiale coperto da diritti d’autore ... ".

Certo, un presupposto molto debole con un assurdo quanto mai certo: per le tue foto o i filmini delle tue vacanze, che sicuramente memorizzerai in un hard disk o un in DVD, pagherai alla SIAE dei diritti che non verranno riconosciuti né a te, né ai tuoi familiari (che di certo saranno stati i veri realizzatori), ma ad autori terzi che nulla hanno a che vedere con i bei ricordi che ti sei creato per goderne in un momento successivo.

Ecco i decreti che hanno messo in atto questa discutibile tassa, che diversamente non può essere chiamata: http://www.borda.it/pdf/Privata_normativa_DM30dicembre2009.pdf e http://www.borda.it/pdf/Decreto_20gennaio2010.pdf .

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