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Equo compenso ... illegittimo?

La tassa, perché solo così può essere definita, sui dispositivi di memorizzazione fa sentire i suoi effetti producendo un rincaro di alcuni prodotti informatici anche del 5-10%, rincaro che alla fine grava sempre sul consumatore.

Quanti sono quindi i proventi della tassazione? Il valore stimato è di 100.000.000 di euro (cento milioni di euro).

E chi è il beneficiario? SIAE, quindi come società ed autori associati. Nulla in contrario al riconoscimento dei dei dovuti diritti ai relativi autori, ma quando il contenuto dei dispositivi nulla ha a che vedere con gli autori che beneficano di questa "tassa" ?

Non solo. A questo si aggiunge anche la modalità con cui il Decreto Bondi introduce questo balzello.

Due quindi sono i punti per cui questa tassa rischierebbe di essere illegittima: se è corretto addebitare su un supporto di memorizzazione una tassazione sui contenuti e se la procedura con cui è stata introdotta ha seguito un iter corretto o una semplice scorciatoia per arrivare quanto prima ai suoi scopi.

Questo articolo di Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2848163/PI/Commenti/una-moratoria-copia-privata.aspx) approfondisce meglio la sintesi appena esposta.

 


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