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Il Veneto e l’informatica

L’informatica è frutto di piccole e grandi invenzioni e la possibilità di diffusione anche alla piccola utenza è stata possibile con l’avvento del microprocessore. Ed al giorno d’oggi moltissimi aggeggi di uso quotidiano portano in sé un microprocessore.

Ma chi è il padre o chi sono i padri del piccolo aggeggio cuore vitale ormai anche dei più banali dispositivi?

Tra i padri c’è un vicentino, Federico Faggin, che negli anni ’70, assieme ad altri due colleghi, realizza ed integra in un singolo chip la potenza di calcolo di un calcolatore di quello che era stato considerato il progenitore dei calcolatori, l’ENIAC (http://it.wikipedia.org/wiki/ENIAC). Quello che trent’anni prima pesava 30 tonnellate, aveva un ingombro di 180 mq e consumava 200 Kw, era stato ridotto ad un dispositivo di qualche grammo, con un consumo di qualche watt soltanto.

Ecco due articoli su Federico Faggin (http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Faggin e http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/articoli%20divulgativi/Faggin.htm).

Oltre che del microprocessore, Faggin è stato anche il padre anche del touchpad, il dispositivo sui notebook per eseguire lo spostamento del cursore.

E’ interessante trovare nel Veneto non solo le origini della chiocciola delle mail(http://www.borda.it/promo/061212b.htm), ma anche altre idee che hanno favorito la crescita e la diffusione dell’informatica. Chissà poi cos’altro ha prodotto il Veneto per questa disciplina.

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