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Il riutilizzo della tecnologia Le feste sono state opportunità di acquistare per sé o di ricevere nuovi regali tecnologici, con nuove funzioni e maggiori prestazioni di quelli già in proprio possesso. Ma quale sarà la fine dei vecchi? Per molti il destino viene segnato "a priori" nel senso che, senza possibilità d’appello, il possessore pensa solo a disfarsene. Molte volte però quello degli apparecchi "obsoleti" è un amaro destino non giustificato perché comunque il funzionamento c’è anche se non nella stessa velocità o con le stesse aspettative di quelli nuovi. Sotto l’aspetto di una gestione intelligente delle risorse, il primo pensiero che ci viene spontaneo è di fatto quello di riciclare. Ad esempio, differenziare i rifiuti così ciascuno, nel proprio genere, rilavorato, potrà ritornare a nuova vita. Una cosa che non viene posta in risalto è che il riciclo, comunque, richiede sempre energia per il recupero, per la lavorazione e per la rimessa in circolazione. La conferma di questo c’è in un elemento di uso comune, la carta. Quella riciclata costa un po’ di più proprio per i processi lavorativi. Però costa decisamente meno, praticamente zero, la carta riutilizzata nel secondo lato quando questo è ancora intonso! Ritardare quindi la "morte" di qualcosa è un passo ancora più importante del riciclaggio stesso. Questo ritardo di morte abbiamo cominciato a conoscerlo con il riutilizzo del sacchetto della spesa. Il rifiuto tecnologico, noto come RAEE, richiede una lavorazione molto onerosa in fase di smaltimento per la separazione delle varie componenti. Perché allora non ritardarne la morte? Ci sono quindi due modi per raggiungere questo obiettivo. Il primo è vedere se è possibile la riutilizzabilità con piccoli e banali accorgimenti. Un esempio. Molti hanno in casa dei videoregistratori con sintonizzatore analogico. Con l’avvento del digitale terrestre viene spontaneo pensare che non siano più in grado di registrare i programmi televisivi. Molti di questi registratori hanno una doppia presa scart, una per il segnale in uscita ed una per il segnale d’ingresso. Collegando il ricevitore digitale terrestre ed impostando la registrazione del segnale sulla scart entrante, il videoregistratore analogico si trasforma in un videoregistratore di segnale digitale. Il secondo è vedere se ci sono potenziali acquirenti interessati ai nostri prodotti "da pensionare". Talvolta non si sa a chi proporre i nostri prodotti oltre la cerchia dei propri conoscenti. Nel mercatino di Bor.Da. Informatica (http://www.borda.it/mercatino.htm) è possibile inserire la propria inserzione per vendere o cercare qualcosa o semplicemente consultarlo per vedere se si trova quanto si sta cercando o qualcuno interessato a quanto vorremmo mandare in rottamazione. La pubblicazione delle inserzioni è completamente gratuita.
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