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Addebiti ... truffaldini Nonostante l’ADSL abbia ridotto il fenomeno dell’addebito di telefonate a costo elevato compiuti da programmi furtivi, il problema comunque persiste. Persiste e comunque resta in agguato per chi si connette, per necessità o per scelta, con la vecchia connessione con il modem analogico, per cui l’installazione di un piccolo programmino antidialer consente al computer la composizione di determinati numeri di cui la tariffa è conosciuta contenuta. Una malizia comunque consiste nel far disattivare all’operatore telefonico tutti i prefissi ad alto costo o di cui non interessa l’utilizzo. E’ un ulteriore passo affinché non partano dall’utenza chiamate che possano condurre a bollette indesiderate. Altri due piccoli accorgimenti, anche se banali, possono ulteriormente difenderci: verificare periodicamente in bolletta se i prefissi ad alto costo continuano a restare disattivati e richiedere l’estratto delle chiamate effettuate. Ci è stato riferito che alcuni clienti, nonostante i prefissi a sovrapprezzo fossero disattivati, si sono trovati addebitate chiamate a numeri con tali prefissi. Un controsenso. Se il gestore in bolletta dichiara la disattivazione di un certo prefisso, perché poi risulta un addebito? Una risposta che in questo caso solo gestore telefonico può dare. Se con prefissi non bloccati è quanto mai difficile dimostrare la totale estraneità della partenza di chiamate ad alto costo da una certa utenza, con il blocco dei prefissi dovrà il gestore dimostrare come possa essere avvenuto un addebito ingiustificato. Un addebito che comunque puzza di truffaldino.
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