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Le bufale su internet

Ci sono mail che periodicamente si ripresentano nostra casella di posta elettronica il cui contenuto è tante volte allarmante, pressante, irresistibile da non tenere per sé e da girare subito ad amici e conoscenti.

Le più frequenti riguardano, guarda caso, come contrastare il caro benzina proprio in concomitanza degli aumenti del petrolio, gli stipendi dei politici, il salvataggio di una persona in imminente pericolo di vita, la possibilità di ricevere accrediti stratosferici sul proprio conto corrente. Non mancano comunque altre più leggere come l’attenzione ai componenti nei cosmetici o negli alimenti.

E’ un attimo credere a quanto scritto e girarlo ad altri senza alcuna verifica della veridicità del contenuto. La verifica più semplice è quella di prendere una frase di queste mail ed inserirla in un motore di ricerca. In un baleno, si trovano informazioni sulla veridicità o meno.

Tutte queste mail comunque hanno sempre una serie di elementi ricorrenti che già in una prima lettura dovrebbero indurre a sospettare sulla verità dei contenuti. Per esempio la ciclicità (ne abbiamo ricevuta una analoga già in precedenza), l’urgenza (leggere e girarla immediatamente), un nome importante (la presenza di un testimonial famoso cattura più del contenuto stesso) ed altre piccole cose che se notate sono più che sufficienti a smascherare la bufala.

Paolo Attivissimo, un divulgatore informatico, aiuta nel proprio sito http://www.attivissimo.net, analizzando quelle già circolate, a smascherare le bufale.

Inoltre offre anche suggerimenti per non farsi prendere da falso panico quando arrivano queste mail e a difendersi in tutta tranquillità. Il tutto ovviamente gratis.

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