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Albo degli installatori? No grazie!

Libera concorrenza e semplificazione della vita dei cittadini sono slogan quanto mai belli ma a livello pratico difficili da comprendere per la burocrazia.

A collegare e a configurare il proprio modem ad internet ci riescono anche i non vedenti, e non è uno scherzo. E non è uno scherzo nemmeno il fatto che si vorrebbe che il collegamento alla rete debba essere fatto da tecnici iscritti all’albo, obbligando gli utenti a dover far intervenire, per un’operazione quanto mai ridicola, tecnici appartenenti di una cerchia ristretta che a questo punto possono farsi pagare fior di quattrini.

L’utente quindi si trova stretto in una sorta di ricatto. Per non pagare una multa salata (che può arrivare a 150.000 euro) deve rivolgersi ad un tecnico abilitato che a questo punto potrebbe richiedere cifre esorbitanti comunque molto inferiori rispetto alla sanzione che ne seguirebbe. Il tutto per eseguire un’operazione facilmente eseguibile da un qualsiasi utente medio.

E’ la norma che la burocrazia italiana sta mettendo in piedi, con beneficio di pochi e a scapito dell’utenza. Di questo argomento abbiamo trattato il 10/12/2010 (http://www.borda.it/promo/101210a.htm ) e Punto Informatico in questo articolo ne dà ulteriori approfondimenti: http://punto-informatico.it/pi.asp?id=3122709.

A questo siamo contrari perché la proposta stessa limita la concorrenza e complica sicuramente la vita degli utenti di internet: di fatto è contraria ai principi stessi a cui dice di riferirsi.

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