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Quel chip nelle cartucce

Come fa il computer a dirvi che la vostra cartuccia è piena o vuota?

Il livello del carburante sulla vostra auto viene misurato da un dispositivo a galleggiante: la misura che ne risulta è reale e l’indicazione fornita sul cruscotto dice effettivamente quanta benzina avete a disposizione.

Nelle stampanti invece viene usato un trucchetto un po’ particolare: in un chip viene memorizzata la quantità ipotetica di inchiostro che avete consumato e di conseguenza la quantità residua. L’indicazione non è reale, ma fittizia. Fin qui nulla di strano.

Il problema del chip sorge quando decidete di ricaricare la vostra cartuccia: non basta solo “fare il pieno di inchiostro”, ma è necessario anche modificare la memoria circa la quantità di inchiostro contenuto nella cartuccia, altrimenti l’indicazione sarà sempre quella di cartuccia esaurita.

La soluzione a questo inconveniente non è sempre la stessa. Per alcune stampanti è possibile, via software o con un apposito resettatore su cui posare la cartuccia, ripristinare il valore di cartuccia carica, su altre si riesce a stampare anche se l’indicatore è a zero, su altre ancora è sufficiente sostituire il chip nella cartuccia ed infine per certi chip non è possibile fare nulla.

Siamo in grado di fornirvi, a seconda della stampante in vostro possesso, informazioni sulla possibilità di ricaricare le cartucce e di intervenire opportunamente sulle informazioni del chip per procedere nella stampa senza intoppi.

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