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Tanta carta ... per informarti che ...

La trasparenza è un tema che ci riguarda come cittadini attenti a tutelare i propri giusti diritti. E una delle cose che ci possono irritano maggiormente nei tempi di crisi è il fatto che vengano variate a nostro sfavore le condizioni di gestione dei nostri risparmi da parte delle banche. Con esse c’è un rapporto contrattuale sottoscritto al momento dell’apertura di un conto corrente o di un libretto.

Finché le condizioni variano a nostro favore, nulla in contrario, il bello succede quanto sono modificate a nostro svantaggio. Il decreto Bersani del 2006 prevede un meccanismo di difesa individuale (vedi http://blog.menostato.it/2006/07/decreto_bersani_1.html). In sostanza non è il procedimento in sé che automaticamente difende l’utente, ma l’utente viene informato preventivamente delle condizioni a suo sfavore che gli verranno avanzate cosicché possa valutare se continuare o recedere nel rapporto contrattuale.

Questa informazione solitamente viene inviata a mezzo postale, mediamente in tre fogli scritti in caratteri discretamente piccoli. Almeno una volta all’anno riceviamo queste informazioni e bene o male almeno un italiano su due ha un conto corrente. Totale? 180 mila risme di carta, circa 600 metri cubi di ingombro.

Ottimo il meccanismo di difesa, ma quanti trovano il tempo per leggere i dettagli di ogni variazione? E quanti, una volta compresi i dettagli su cui potrebbero contestare e contrattare con la banca, trovano il tempo e la forza di agire per autotutelarsi? E così tanta preziosa carta rischia di prendere direttamente il percorso del macero.

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