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Trappole rompiscatole

Tra le mail di cui è invasa la rete c’è ne sono parecchie che vorrebbero estorcerci password per l’accesso ai nostri conti correnti on line.

L’ossessività con cui le riceviamo però è più che sufficiente a non farci cadere nel tranello, qualunque sia il genere di richiesta: "il suo è stato temporaneamente bloccato", "risponda al questionario e riceverà 10 euro per ogni risposta data", "stiamo facendo una verifica dei suoi dati", "qualcuno sta tentando di accedere al suo conto, abbiamo bisogno che ci confermi che lei è il vero titolare", e così via.

La cosa più semplice è quella di non leggerle nemmeno e cestinarle direttamente non appena individuiamo l’oggetto o la parte iniziale del contenuto. Sono trappole e sono anche molto "rompiscatole": una banca non ha bisogno di chiederci i nostri dati per le proprie verifiche interne. Se ci provano, significa che ci sono ancora persone che abboccano al tranello.

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