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Ramsonware: i tuoi dati su riscatto Un nuovo genere di virus mette sotto scacco gli utenti: i ramsonware. Vittime non sono solo le macchine, ma gli stessi dati degli utenti. La bibliografia in internet non manca, mettendo su un motore di ricerca la voce ramsonware. I PC che vengono infettati hanno l’amara sorpresa di trovarsi i propri file criptati e per poterli riavere viene richiesto un riscatto. Da qui appunto il nome di ramsonware (da ramson = riscatto). Una volta criptati da questo sistema, l’unica via per riavere i propri file è, brutto e spiacevole a dirsi, pagare il riscatto. La possibilità di recuperare i dati criptati mediante programmi antivirus o altri programmi di decifratura è praticamente nulla per la complessità dell’algoritmo di criptaggio utilizzato. Gli unici sistemi di tutela al momento sono solo di tipo preventivo, visto che è impossibile agire sulle conseguenze. La prima cosa da attuare è una difesa passiva (cioè un'attività che non richiede un intervento specifico dell’utente) installando un buon antivirus nel computer, efficace sia nello scaricarsi gli aggiornamenti sia nel costante controllo del PC stesso. Resta sempre vero che la miglior difesa è l’attacco, cioè l’adozione di semplici ed efficaci strategie attive per impedire che i ramsonware comincino ad operare. Oltre ad un antivirus residente, è importante fare anche ulteriori controlli occasionali con altri programmi di provata efficacia: non basta chiamarsi antivirus per essere un buon antivirus, è fondamentale che lo strumento di controllo sia uno strumento vero ed efficace. Esistono in circolazione programmi che si presentano come miracolosi tool di pulizia ed in realtà peggiorano il funzionamento delle macchine. E’ importante anche che l’utente metta in essere anche un atteggiamento di sospetto verso tutti i messaggi che può ricevere. Non aprire la porta agli sconosciuti è quanto si insegna ai bambini. Lo stesso principio vale nell’informatica. Non aprire mail e/o allegati di cui non si è assolutamente certi della provenienza. Alcuni messaggi si presentano con forma estremamente affinata e perfetta nella correttezza del testo, nel linguaggio, nelle informazioni contenute e nella grafica come se inviati direttamente dal proprio venditore o dal proprio fornitore di servizi (energia elettrica e gas, assicurazione, …) ed in realtà gli allegati anziché fatture contengono codice estremamente deleterio ed i link rimandano a virus veri e propri. Nel dubbio, prima di qualsiasi azione, conviene osservare attentamente e chiedere informazioni, perché quando è tardi, … ormai è troppo tardi.
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