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Un cocktail per l’ambiente: il calcolo perfetto Periodicamente dobbiamo portare il nostro veicolo alla revisione e tra i controlli c’è quello dei gas di scarico. In pratica viene analizzato che genere di cocktail sputa fuori il nostro veicolo, e se non risulta piacevole per l’ambiente (cioè a norma), sono spese e guai. Qui la faccenda si fa un po’ più tecnica, ma si può affrontare comunque anche se non prenderemo mai in mano certi strumenti, un tester o non apriremo mai il cofano del motore. Ci possono essere elementi fuori del filo logico di questa esposizione che sono la reale causa di qualche guaio del nostro veicolo: non vogliamo togliere il lavoro o la fiducia ai meccanici, ma solo far comprendere un po’ di più quello che, a seguito dell’evoluzione tecnologica può sembrare così lontano ed inaccessibile. Una volta bastava un cilindro, un pistone ed un carburatore per avere un motore: i vecchi Landini alle Feste della Trebbiatura o dell’Aratura funzionano così. Oggi, per un doveroso beneficio all’ambiente, con l’avvento dell’elettronica, l’argomento è diventato più sofisticato, ma non per questo incomprensibile. Già nella terza parte abbiamo spiegato cosa succede quando la situazione è differente da lambda = 1. Questo valore è ideale: un motore viene progettato per lavorare quanto più possibile vicino a questa condizione.
Cosa sono Euro 1, 2, 3, 4 dei veicoli? Non sono altro che normative che classificano i motori in base alla precisione della carburazione: più alto è il valore, più il motore è in grado a funzionare vicino alla condizione ideale e l’inquinamento prodotto sarà minore. Col tempo un veicolo non funzionerà perfettamente come nuovo. Possiamo già preventivamente valutare a spanne se il nostro veicolo sta funzionando a dovere: un eccessivo consumo di carburante o una scarsità di potenza sono il segnale che qualcosa non è a posto. Guardando la cosa da un punto di vista differente, il problema risiede nel fatto che, per un qualche motivo ignoto, i calcoli (fatti dalla centralina) che dovrebbero dare il nostro fatidico 1 non sono corretti. Le cause fondamentali possono essere le seguenti: - chi esegue i calcoli non lo fa in maniera corretta (centralina elettronica guasta); - i segnali che vengono inviati alla centralina o che la centralina invia ai dispositivi sono errati per un collegamento disturbato o interrotto; - i valori che vengono inviati alla centralina sono errati perché il sensore relativo si è guastato. Un primo controllo può essere fatto con uno strumento molto semplice da realizzare: il lambda-meter.
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