Le news di Bor.Da. Informatica |
Vuoi ricevere le promozioni e le news direttamente nella tua e-mail?
Un cocktail per l’ambiente: controlliamo il nostro cocktail La sonda lambda invia dei segnali alla centralina. Per visualizzarli direttamente abbiamo bisogno di uno strumento: il lambda-meter (detto anche Air Fuel Meter, in quanto il valore lambda rappresenta anche il rapporto aria/carburante) Lo strumento è reperibile in commercio ad un prezzo dell’ordine di 80/100 Euro, ma può essere realizzato facilmente con una spesa di una decina di euro.
Occorrente: Per la scelta dei colori dei led, facciamo una breve considerazione: l’intento del nostro strumento è visualizzare lo stato di carburazione in relazione al nostro interesse pratico. Nell’uso comune viene consigliata una carburazione ideale, in applicazioni sportive si privilegia una carburazione leggermente grassa per dare al veicolo maggiore spunto e affidabilità. Acquisteremo quindi i nostri led, a partire da LED1 in funzione del nostro obiettivo:
In alternativa possiamo anche recuperare da un vecchio stereo rotto un Vu-Meter a led. La funzione è la stessa. Anch’esso visualizza una tensione su una barra led: ecco perché la prima volta abbiamo parlato di "riparare un’auto ... con uno stereo rotto". In fase di realizzazione, il contatto P1 ci permette di impostare la modalità BAR (P1 chiuso = led accesi dal primo fino a quello utile) o DOT (P1 aperto = acceso solamente il led interessato). Usando il trimmer anziché R1, si varia la luminosità dei led, con l'attenzione a non esagerare per non bruciare i led; Usando un trimmer anziché R2, si tara in maniera precisa affinché il LED10 si accenda quando la tensione applicata nell’ingresso lambda raggiunte i 1000 mV. La sonda lambda, come abbiamo visto parlando del "calcolo perfetto", fornisce una tensione variabile da 0 a 1 volt a seconda del rapporto stechiometrico letto. All’aumentare della tensione del livello di segnale fornito dalla sonda, si accendono uno o più led in progressione. Nello stesso articolo abbiamo riportato una tabella esplicativa che indicava la tensione fornita dalla sonda lambda in funzione del rapporto aria/benzina immessi nel motore. Ogni led rappresenta una variazione di 0,1 volt del segnale fornito dalla sonda. Per il collegamento del dispositivo suggeriamo l’uso di due doppini intrecciati, uno per l’alimentazione (da collegare in maniera che l’accensione avvenga solo con chiave dell’auto girata), l’altro per il segnale fornito dalla sonda. E’ molto importante che la massa sia ben collegata al telaio del veicolo per non avere errori nella misura del segnale. Una volta avviata l'auto e con il motore in temperatura, in situazione ideale lo strumento dovrebbe indicare sempre i 0,5 volt. In realtà, durante il funzionamento, se il veicolo è in buona salute, l’indicazione non è stabile ma oscilla rispetto al valore intermedio, in funzione delle correzioni continue che la centralina esegue. Inoltre, ed è naturale come comportamento, in fase di accelerazione, la tensione sarà verso valori alti (rosso), in fase di decelerazione, verso valori bassi (giallo). Se così non fosse, nel nostro veicolo c’è qualcosa che non funziona correttamente. Se non vogliamo portare l’auto dal meccanico, dovremo armarci pazienza e di alcuni semplici strumenti per procedere alla diagnosi. Se il dispositivo segnala sempre tensione nulla (i led non si accendono o si accende solo il primo led), la sonda lambda è guasta e non genera alcuna tensione. In questa situazione l’auto ha un eccessivo consumo di carburante. Infatti la centralina interpreta il segnale al di sotto di 0,5 V della sonda (ricordiamoci che è guasta) come carburazione povera e dà indicazioni agli iniettori di utilizzare più benzina. La carburazione maggiormente arricchita non viene rilevata dalla sonda. Si crea un circolo chiuso che sollecita la centralina ad utilizzare sempre più benzina. Questo strumento è molto utile anche per regolare la carburazione dell’impianto GPL o metano dell’auto: infatti le informazioni che ci fornisce diventano utili per intervenire e migliorare la carburazione stessa. Un circuito analogo, semplice, più curato nella parte elettrica, con maggiore flessibilità di personalizzazione e con maggiori dettagli per la realizzazione pratica è pubblicato da Claudio Camillo (pcb_cc@email.it) all'indirizzo http://digilander.libero.it/iz8dem/circuiti_vari/circuiti/air_fuel.htm.
Vai alla home page di Bor.Da. Informatica Scarica la Cartina stradale per raggiungerci e gli orari al pubblico. |
|